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Il Lanario Falco biarmicus in provincia di Cuneo: secondo caso di presenza
di Pierluigi Beraudo
igiberaudo@libero.it
Falconidae di dimensioni medio-grandi (apertura alare 95-115 cm) con corporatura tipica da falco, il Lanario Falco biarmicus è diffuso nel Paleartico occidentale nella sola regione mediterranea e afrotropicale, con tre diverse sottospecie.
In Italia, dove è concentrata gran parte della popolazione europea, è sedentario e nidificante con la sp. feldeggii. Stime recenti indicano 160-200 coppie (Brichetti & Fracasso, 2003), distribuite principalmente in Sicilia, Puglia e Basilicata e con limite settentrionale raggiunto nell'Appennino emiliano.
Regolari ma rare le presenze lontano dalle aree di riproduzione, anche con casi di svernamento e soprattutto ad opera di giovani o immaturi.
In Piemonte è specie di comparsa accidentale, a fronte di un unico dato certo di presenza relativo proprio alla provincia di Cuneo: un individuo catturato presso Neive nel gennaio 1912 ( Boano & Mingozzi, 1985).
Un soggetto con piumaggio da immaturo probabilmente attribuibile alla specie è stato invece osservato sul Fiume Stura a Cervere nel gennaio 1999 (B.Caula, P.Beraudo).
Il 9 marzo 2005, lungo il Fiume Stura nel comune di Fossano, osservo da notevole distanza e senza pervenire all'identificazione specifica, un falco di dimensioni simili a Falco peregrinus ma con silouette non tipica della specie, intento ad inseguire e "mobbare" ripetutamente alcune Cornacchie grigie Corvus cornix.
Il 14 marzo, nella stessa zona, la fugace osservazione di un falco in volteggio (per mia convinzione lo stesso animale del 9 marzo) non mi impedisce di rilevare le copritrici inferiori delle ali scure e contrastanti con le remiganti chiare e di ricondurre il soggetto alle due sole specie presentanti tale caratteristica nel piumaggio giovanile/immaturo: il Lanario ed il Falco sacro Falco cherrug.
Pervengo all'identificazione certa durante le due successive osservazioni (31 marzo e 1 aprile), quando riesco a rilevare i seguenti caratteri tipici del Lanario:
- marcata gocciolatura scura del corpo contrastante con lo sfondo biancastro dello stesso e con la gola molto chiara;
- estesi fianchi color crema con sottile macchiettatura scura;
- mustacchio e stria oculare marcati, aspetto incappucciato;
- completa barratura superiore e inferiore delle timoniere;
- sottile barratura chiara sul dorso e sulle spalle.
In volteggio (osservato anche assieme a F.peregrinus) le ali sono apparse più lunghe, con "mano" più ampia e decisamente meno appuntita rispetto al congenere. Evidente anche la maggior lunghezza della coda che, con la forma delle ali, in volo fornisce a questo falco una silouette caratteristica e decisamente diversa dal Falco pellegrino.
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il Lanario come fotografato il 31 marzo |
La coda presentava muta in corso alle timoniere centrali e tutte quelle presenti erano fortemente abrase all'estemità, caratteristica questa che mi fa sempre pensare a soggetti di origine aufuga.
Nessuna evidenza di anelli ne spezzoni di legacci sulle zampe.
In due occasioni ho osservato il rapace mentre si alimentava di columbiformi (columba sp.) ed il comportamento in generale è apparso schivo e reattivo, con elevata distanza di fuga.
Il Lanario è stato ancora osservato da me e Bruno Caula nella stessa zona il 2 aprile ed era ancora probabilmente presente il 6 aprile, quando è stato avvistato senza identificarlo con certezza, ancora in volo con un Falco pellegrino (R.Toffoli, M.Calvini, P.Beraudo).
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Abito giovanile di Lanario (sinistra) e Falco sacro (da D.Forsman, 1999) |
Bibliografia citata:
Brichetti P. & Fracasso G., 2003. Ornitologia italiana. Vol. 1 - Gaviidae-Falconidae.
Boano G. & Mingozzi T., 1985. Gli uccelli di comparsa accidentale nella regione piemontese. Riv.Piem.St.Nat., 6, 1985.