“Da sempre le uniche due maniere con cui il nostro felice paese entra in contatto con gli uccelli sono gabbia e fucile. Ai due milioni di cacciatori che li usano come bersaglio si contrappongono migliaia e migliaia do ornitofili il cui unico piacere è quello di tenerli in gabbia”.
Così scriveva nel 1978 Fulco Pratesi nella prefazione al bel libro di Tony Soper “La gabbia senza sbarre”.
Sono passati quasi trent’anni ma la situazione non sembra essere mutata; mentre dagli altri paesi europei arrivano segnali incoraggianti di sensibilità e rispetto degli uccelli selvatici, noi mediterranei continuiamo a sparare ai rapaci sullo Stretto di Messina e ad ingabbiare merli, tordi e fringuelli.
Nei paesi anglosassoni è tradizione antica offrire cibo agli uccelli durante i mesi invernali così da poterli avvicinare ottenendo in cambio una sicura, ecologica disinfestazione delle stalle e degli ovili. Anche nelle vallate alpine era consuetudine farsi amico il pettirosso od il sordone che entrando nella stalla la ripulivano da mosche ed altri insetti . Ma non è necessario vivere in campagna per poter avvicinare gli uccelli selvatici, basta un balcone ( ma anche una finestra è sufficiente), un’po’ di avanzi di cucina e tanta curiosità. Faremo così la “conoscenza” degli uccelli selvatici, quella conoscenza che porta inevitabilmente al rispetto per queste meravigliose creature.
La mangiatoia
La mangiatoia è un qualsiasi contenitore che possa accogliere alimenti destinati agli uccelli. Non esiste un modello ideale, in commercio si trovano mangiatoie dalle più svariate forme e dimensioni. Il modello più utilizzato è certamente quello “a casetta”,costituito da un piano d’appoggio sormontato da un tetto ma molto comuni sono anche le mangiatoie “ a bottiglia capovolta” particolarmente utili per le cince.
Molto utilizzate sono anche le reti per agrumi che possono venir riempite di cibo ed appese ai rami degli alberi.
Andanto su un qualsiasi motore di ricerca in internet e digitando “ bird feeders” troverete centinaia di modelli a vostra disposizione.
La mangiatoia andrà posizionata sul davanzale della finestra,sulla ringhiera del terrazzo ( molto utile come piano di appoggio un portavasi ) o per i più fortunati in mezzo al giardino. Se si sceglie quest’ultima alternativa la mangiatoia poggerà su di un palo portante che, è utile ricordarlo, non dovrà essere in legno ma in un antiestetico ma efficace ferro zincato che non permetterà ai gatti di arrampicarvisi.
I materiali con cui sono costruite le mangiatoie sono essenzialmente due, la plastica ed il legno. Mentre la prima non necessita di manutenzione, per la seconda è opportuno ad inizio stagione un buon trattamento con impregnante atossico il che permetterà di esporla tranquillamente alle intemperie per tutto l’inverno.
A seguire vi presento un elenco di specie che frequentano regolarmente le nostre mangiatoie:
Pettirosso
Cinciallegra, Cinciarella, Cincia bigia, Cincia mora, Cincia dal ciuffo
Codibugnolo
Codirosso spazzacamino
Picchio muratore
Fiorrancino
Presenze occasionali:
Picchio rosso maggiore
Picchio muraiolo
Ciuffolotto
Frosone
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Le stazioni di alimentazione a terra
Molti uccelli frequentano con riluttanza la mangiatoia; merli, tordi, passere scopaiole, scriccioli preferiscono nutrirsi a terra rovistando sotto le foglie alla ricerca di un boccone prelibato. Per poterli osservare da vicino è sufficiente distribuire il cibo sotto un cespuglio sorvegliando l’eventuale presenza di gatti ed attendere con pazienza. Una volta scoperta questa inaspettata dispensa, i nostri amici non la lasceranno per tutto l’inverno.
Ecco un elenco di specie che più o meno regolarmente hanno frequentato le nostre stazioni di alimentazione a terra:
Ballerina bianca
Ballerina gialla
Scricciolo
Passera scopaiola
Zigolo muciatto
Sordone
Fringuello
Verdone
Cardellino
Cesena
Tordo bottaccio
Tordela
Merlo
Picchio verde
Il cibo
Spesso si sente dire che gli uccelli amano il pane, questo non è del tutto esatto in quanto il pane viene scelto per necessità ma non offre un adeguato apporto nutrizionale, tende a rendere sazi rapidamente ma è scarsamente performante. Durante la stagione fredda gli animali hanno bisogno di introdurre calorie per mantenere la temperatura corporea in range vitali per cui è opportuno offrire cibo adeguato alle loro necessità.
Ricordiamo sempre che il vero killer è la fame non il freddo!
Ma qual’è il cibo preferito dai nostri amici pennuti? Esiste una sola regola... maggiore è la varietà e più alto sarà il numero di specie che frequenteranno la mangiatoia. A seguire presento una piccola lista degli alimenti più richiesti sulle mangiatoie cuneesi…
N.B. Evitiamo tutti i cibi ricchi di sale!
Panettone
Formaggio
Grasso animale
Biscotti secchi
Pasta
Mela
Uovo sodo
L’acqua
Offrire acqua agli animali che frequentano la nostra mangiatoia è doveroso ma tuttaltro che semplice. Durante la stagione invernale il gelo è una costante e capita spesso di vedere gli uccelli becchettare le lastre di ghiaccio alla ricerca di una goccia d’acqua. Per evitare che la nostra acqua ghiacci si sono provate molte vie ma l’unica praticabile è quella di inserire nel contenitore un piccolo riscaldatore per acquari ( del tipo a provetta) della potenza di pochi watt che consentirà di mantenere la temperatura dell’acqua alcuni gradi sopra lo zero.
Oltre a dissetarsi gli uccelli utlizzeranno questa fonte temperata per un salutare ed igienico bagno di pulizia.
Evitiamo l’utilizzo di qualsiasi sostanza antigelo che potrebbe rivelarsi fatale per gli animali!
Una regola aurea
L’offerta di cibo agli uccelli selvatici deve essere limitata al solo periodo invernale; non appena le condizioni climatiche lo consentono gli animali devono tornare ad alimentarsi autonomamente con cibi reperiti in natura. Se prolunghiamo la nostra offerta di cibo anche durante la primavera corriamo il rischio che le coppie nutrano i nidiacei con alimenti che, seppur gradevoli, non sono ottimali per la loro crescita.
In conclusione…
Come vedete, non è necessario girare il mondo e sobbarcarsi fatiche immani per poter godere della presenza degli uccelli selvatici. Certo,a chi non piacerebbe andare nei migliori hot spots mondiali a collezionare lifers? Se lo potete fare, armatevi di binocolo e partite…altrimenti costruitevi una mangiatoia e createvi il vostro esclusivissimo hot spot.
In fondo esistono due tipi di birders, quelli da campo e quelli da terrazzo…non è detto che i secondi si divertano meno dei primi.
Bibliografia
Sopper T. (1978) La gabbia senza sbarre ; RCS Rizzoli Libri
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