Home Page

Testo di Pier Luigi Beraudo e Mario Audetto

Introduzione

L'oasi č stata affidata all'"Associazione Naturalistica la Madonnina" di Sant'Albano Stura, fondata nel 1997, che ne ha collaborato alla progettazione del recupero ambientale. Si tratta di un'associazione di carattere morale, culturale e senza fini di lucro, che ha come scopo la protezione della fauna selvatica, la difesa dell'ambiente e la diffusione della cultura ambientalista.

Localizzazione
L'oasi č situata sulla riva idrografica destra del Fiume Stura di Demonte, nel Comune di S.Albano Stura, in localitā denominata Nostra Signora del Pilone.

Come arrivare
Occorre raggiungere l'abitato di Sant Albano Stura, a pochi km da Fossano sulla S.P. 3 Fossano-Cuneo. Da qui portarsi presso una chiesetta isolata, a circa un km dal centro del paese , conosciuta dai residenti come "la Madunina". Sul lato destro della facciata una strada sterrata scende verso il Fiume Stura, dove arriva immettendosi su un'altra sterrata utilizzata per attivitā di cava. Qui svoltando a sinistra, dopo poche centinaia di metri costeggiando a destra il fiume, si arriva presso l'ingresso dell'oasi. La strada descritta č in bune condizioni di manutenzione, ma considerata la discreta pendenza del tratto iniziale, ne č sconsigliato l'accesso in presenza di neve se non muniti di autovettura fuoristrada.

Accesso
L'oasi č aperta nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 8.30 alle ore 19.30.
L'Oasi resterā chiusa al pubblico per tutto il periodo di attivitā venatoria, ovvero dal 21 settembre al 31 gennaio compresi. L'accesso č consentito esclusivamente con visita guidata, prenotando con congruo anticipo al numero 338 7683132.

L'Airone rosso frequenta regolarmente l'Oasi nei mesi estivi. La nuova area di cava che verrā accorpata all'Oasi.


Descrizione
L'oasi, interamente recintata, si estende su 103.000 mq di superficie e trae origine da un progetto di recupero ambientale di una cava di estrazione di materiale inerte.
L'habitat ricreato č di tipo palustre, con un ampio specchio d'acqua centrale di profonditā variabile da 10 cm a 3 mt, circondato da abbondante vegetazione acquatica ed igrofila. In particolare il lato est č costituito da un fittissimo saliceto allagato, mentre il canneto che circonda tutto lo stagno č costituito principalmente da Tyfa latifoglia. Numerosi isolotti ricoperti di vegetazione permettono il rifugio alle specie acquatiche. Presso l'ingresso, ma all'interno dell'oasi, alcuni depositi di limo formano pareti idonee alla nidificazione delle specie fossorie.
Sono presenti tre capanni di osservazione, accessibili ai disabili, collegati tra loro da strada completamente schermata al fine di non arrecare disturbo all'avifauna.
Sul lato sud dell'oasi una cava in attivitā per la quale č giā previsto il recupero ambientale consentirā di ampliare di altri 120.000 mq l'Oasi "La Madonnina".

L'avifauna

L'habitat palustre ricreato dall'oasi ha permesso la colonizzazione di specie nel recente passato quasi scomparse da questo tratto del fiume, come il Tuffetto, il Tarabusino, la Folaga ed il Cannareccione.
Localizzata su un'importante rotta migratoria rappresentata dal corso del fiume Stura, l'oasi č inoltre diventata un'importante punto di riferimento per molte specie di uccelli che vi trovano possibilitā di sosta e rifugio. Durante lo svernamento la palude concentra un buon numero di anatidi, tra i quali spicca il Germano reale, con alcune centinaia di individui, e l'Alzavola.
Nel corso degli anni non sono mancati avvistamenti di particolare rilievo, come lo Svasso piccolo, il Tarabuso, la Spatola, la Volpoca, il Fistione turco, l'Orchetto marino e l'Albastrello.

Tarabuso. Questo Ardeide sverna regolarmente nell'Oasi (foto M.Mendi) il Pendolino č uno svernante raro e localizzato (foto M.Mendi)

Tra i rapaci, frequentemente osservabili, sono regolari durante la migrazione il Falco pescatore ed il Falco di palude.
I canneti ed i saliceti sono l'habitat del Cannareccione, dell'Usignolo di fiume ed, in inverno, del raro Pendolino.
All'interno dell'oasi č presente una piccola colonia di Gruccioni.

Nei mesi estivi i giovani Tuffetti sono facilmente osservabili mentre vengono nutriti dai genitori il lago dell'oasi