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Testo di Silvio e Luca Giraudo

Intro

La valle Vermenagna è, in provincia di Cuneo, la valle che nei secoli ha subito di più l'influenza antropica ed è una di quelle che più rappresentano il passaggio, in quanto è sia via di comunicazione per l'uomo e per gli animali sia di cambiamento nella realtà ambientale.

Naturale sbocco verso la pianura padana dei percorsi che dal mare risalgono la Valle Roya, sul versante francese, il suo tracciato Sud-Nord l'ha sottoposta a numerose 'attenzioni' umane, prima fra tutte la costruzione del tunnel del Colle di Tenda, dal quale transitano ogni anno migliaia di veicoli, da e per il mare Mediterraneo, oppure alle numerose e imponenti fortificazioni militari in quota, servite da chilometri di strade militari, costruite a partire dal diciannovesimo secolo.

E se anche per i geografi è una valle di cambiamento, in quanto i suoi due versanti sanciscono il confine fra le Alpi Liguri (ad Est) e le Marittime (ad Ovest), lo è in parte anche per i geologi, siccome le sue rocce segnano una zona di transizione fra il regno delle rocce calcaree e quello delle cristalline, fra il sedimentario e il metamorfico, fra gli antichi mari e gli antichi massicci montuosi.

La sua composizione geomorfologica d'altro canto si è sempre prestata a utilizzi da parte dell'uomo anche fortemente impattanti, e i segni di tali attività sono visibili e attivi ancor oggi: basti pensare alle numerose cave di silice, calcari, mica che abbondano nel tratto mediano della valle, o ai cementifici del tratto più a valle, o ancora al comprensorio sciistico di Limone Piemonte, nel tratto più a monte, realizzato proprio per le spiccate caratteristiche fisiche di esposizione e morfologia dei versanti, adatte allo sci alpino.

Eppure, nonostante la forte influenza umana essa mantiene ancora un notevole fascino dal punto di vista naturalistico, soprattutto nella parte sommitale o in alcuni valloni secondari; più a valle rimane poco di effettivamente integro, ma quel poco permette agli uccelli di poter transitare o nidificare, di cercare il cibo e di rifugiarsi.

Ambiente e vegetazione

La Valle Vermenagna ospita alcuni ambienti tipici di questa regione: partendo dal fondovalle avremo un ambiente antropizzato sia di tipo abitativo-industriale, sia di tipo agricolo, ai quali si affianca il torrente Vermenagna. Sulle pendici dei primi rilievi e fino a quota 1000 m circa troviamo castagneti da frutto, dai 1000 ai 1600 il bosco misto di latifoglie e la faggeta, affiancate alle prime falesie rocciose; dai 1600 ai 2700 la vegetazione del piano alpino-nivale, con estese macchie a ontano, a pino mugo (molto interessanti), praterie sassose di quota, sfasciumi e rocce, conche di origine glaciale e qualche lago.

Come arrivare

Non sarà difficile inoltrarsi in Valle Vermenagna, in quanto essa è percorsa dalla SS20 del Colle di Tenda.
Borgo San Dalmazzo è il centro nevralgico allo sbocco della valle e il tunnel, posto a 1300 m s.l.m., è raggiungibile da Ventimiglia in un'ora circa d'auto.
Le indicazioni da seguire per chi proviene da Nord, dall'Italia, sono 'Limone Piemonte' e 'Francia'.
I vari paesi si trovano tutti sull'asse principale della valle.

Quando andare
In quanto valle alpina, la zona può essere percorsa con più facilità nelle stagioni senza neve, ma chi pratica lo sci non disdegnerà l'inverno, in quanto, come già detto, la zona più a monte (a Sud) è occupata dal comprensorio sciistico di Limone Piemonte e anche le altre zone non sfruttate turisticamente possono offrire un buon numero di gite scialpinistiche, alla ricerca delle specie più difficili, ma anche più gratificanti.

Seppure l'asse principale della valle è parallelo alla direzione N-S, la zona non è teatro di una migrazione eccezionale, almeno non diurna; negli anni lo studio di questa rotta autunnale ha permesso di rilevare specie anche interessanti, come il Falco cuculo, ma tutte con numeri poco significativi.

Le zone più interessanti.

Presentiamo di seguito alcune delle zone più interessanti e significative, tralasciando soprattutto le pendici boscose coperte di castagni e faggi, quelle forse meno interessanti dal punto di vista naturalistico e ornitologico.

1. CONFLUENZA VERMENAGNA-GESSO

L'area interessa i comuni di Roccavione, Boves e Borgo S.Dalmazzo ed e' facilmente raggiungibile da Roccavione: arrivando da Cuneo, infatti, si svolta a sinistra poco dopo il cartello che indica l'inizio del comune, si percorre il sottopasso della ferrovia fino ad arrivare ad un ampio parcheggio (privato), si prosegue sulla strada sterrata che scende fino ad arrivare ad un cavalcavia dove e' consigliabile lasciare l'auto (100 m. dal parcheggio). Poco dopo il cavalcavia la strada si dirama in due sentieri che si addentrano nell'area, un sentiero scende verso i campi coltivati mentre il secondo si addentra in un piccolo castagneto.


Anche se ormai accerchiata da strade a traffico intenso e compressa a sud da attività estrattive e a Nord dall'imponente stabilimento dell'ItalCementi, la zona mantiene un certo interesse ornitologico.

L'area e' costituita dalla classica campagna alberata, la suddivisione in una grande quantità di piccoli appezzamenti garantisce una certa variabilità di ambienti: campi mantenuti a foraggio, cereali, pioppeto, frutteto, castagneto, coltivazioni di fagiolo, coltivazioni di fragola, orti.


I periodi migliori per l'osservazione degli uccelli sono i mesi in cui avviene la migrazione dei Passeriformi.

L'inizio della primavera è caratterizzato dal passaggio di Zigolo muciatto, Zigolo giallo, Zigolo nero, Spioncello, Codirosso spazzacamino. In aprile si aggiungono Culbianco, Stiaccino, Saltimpalo, Pigliamosche, Codirosso e Torcicollo.

Codirosso (foto B.Caula) Zigolo muciatto (foto B.Caula)


L'estate è caratterizzata dalla presenza del Gruccione, probabilmente nidificante e comunque osservabile in periodo di passo, dell'Averla piccola, della Rondine, della Tortora e dell'Usignolo. Tra le specie osservate nella calda estate del 2003 figurano anche Rigogolo, Ghiandaia marina e Upupa.

Il periodo invernale favorisce l'osservazione di qualche specie 'montana' come il Sordone e la Rondine rupestre oltre che di Cesena, Pispola, Ciuffolotto, Fanello, Lucarino e Peppola. Frequente durante l'inverno l'osservazione di cormorani e aironi cenerini che percorrono il torrente Gesso (verosimilmente individui che frequentano la diga della Piastra, Entracque). Sporadico il passaggio di gabbiani reali.

Riveste scarso interesse la zona ripariale dei due torrenti. Praticamente 'canalizzato' il Vermenagna, dove peraltro talvolta nidificano il Piro piro piccolo e il Corriere piccolo, il Gesso permette ancora qualche osservazione interessante, mentre qualche osservazione e' ancora possibile sul Gesso (Merlo acquaiolo, Ballerina gialla, Germano reale, Piro piro piccolo).

Nel castagneto si concentrano la maggior parte delle specie stanziali: Picchio rosso maggiore, Picchio muratore, Cinciallegra, Cincia bigia, Cinciarella, Codibugnolo, Fringuello, Scricciolo, Merlo, Ghiandaia.

Tra le specie stanziali presenti quasi tutti gli anni merita una citazione l'elusivo Picchio rosso minore.

Tra i rapaci sono osservabili Poiana, Gheppio, Sparviere, Lodolaio e, in periodo migratorio, Falco pecchiaiolo e Nibbio bruno.

download   Scarica la check-list delle specie osservate

Averla piccola (foto B.Caula) Falco pecchiaiolo

2. Conca di Pianard, Vallone degli Albergh

Rappresentano la parte sommitale della Val Grande, la valle laterale che si dirama in direzione Sud dal paese di Vernante.
Comprende le pendici montuose al di sopra dei 1000-1200 metri, fino alla sommità del monte Frisson (2640 m s.l.m.) e del Bec d'Orel (2450 m s.l.m.), parti integranti del Parco Naturale delle Alpi Marittime (www.parcoalpimarittime.it).


Base di partenza sono è l'abitato di Palanfrè, dal quale si può proseguire soltanto a piedi.

Nella conca di Pianard è possibile osservare da aprile a ottobre specie come Zigolo giallo, Ortolano, Beccafico, Bigiarella, Organetto, Prispolone, Quaglia, Allodola, Averla piccola, Gufo comune, Pigliamosche, Tordela, Luì bianco e durante i passi Peppola, Merlo dal collare, Poiana, Falco di palude, Taccola.
In estate è possibile l'osservazione del Biancone e occasionalmente del Luì verde, mentre durante tutto l'anno si osservano Aquila reale, Fagiano di monte, Coturnice, Corvo imperiale, Gracchio corallino.
In inverno, sotto le pendici del Bec d'Orel si possono incontrare voli di Fringuelli alpini e Sordoni, e talvolta prima che nevichi si ferma per qualche settimana l'Albanella reale.

Fringuello alpino (foto B.Caula) Gracchio corallino (foto B.Caula)

Nel vallone degli Albergh, al di fuori della stagione invernale, sconsigliata questa per la pericolosità dei pendii, si osservano Zigolo muciatto, Beccafico, Bigiarella, Luì bianco, Organetto, Passera scopaiola, Merlo dal collare, Codirossone, Culbianco, Stiaccino, Gracchio corallino e alpino, mentre sulle falesie sovrastanti il Gias delle Barma nidifica talvolta il Rondone maggiore e sulle creste calcaree sommitali nidifica il Fringuello alpino, il Sordone, la Pernice bianca.

Bigiarella (foto B.Caula) Crociere (foto B.Caula)

3. Il Colle di Tenda e la Rocca dell'Abisso

Questa è la parte elevata della valle, la cresta che divide l'Italia dalla Francia, l'influenza del clima continentale da quello mediterraneo.
Interessante per il passo migratorio, seppure, come abbiamo detto debole, ma ricco di specie, il colle di Tenda lo è per l'osservazione di Coturnice, Fagiano di monte, Pernice bianca, Biancone, Quaglia, Codirossone, Venturone, Gracchio corallino, Bigiarella, Ortolano. E' anche una delle pochissime località in provincia di Cuneo dove nidifica il Calandro, specie più tipica degli Appennini.
In tarda estate è interessante per la quantità di Gheppi, Poiane e Lodolai che frequentano i pendii ormai dorati, a caccia dei numerosissimi Ortotteri e delle Libellule, che migrano verso Sud.

Calandro (foto B.Caula) Codirossone (foto B.Caula)
Forte Centrale Culbianco (foto B.Caula)

Riferimenti utili
Alberghi & Co.
www.eazy-travel-italy.net/ita/vermenagna-hotel.html
www.ghironda.com/vermenag/
www.palanfre.it/
Limone Piemonte
www.infolimone.it/
Vernante
www.ghironda.com/vermenag/comuni/verna.htm
Parco Naturale Alpi Marittime
www.parcoalpimarittime.it
Trekking
www.adagio.it/italian/Trekking/new/140.htm
Alpinismo
www.provincia.cuneo.it/montagna/alpinismo/valle.jsp'id=246