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Testo di Gabriella Vaschetti

Progetto Anatidi

Gobbo rugginoso maschio Gobbo rugginoso femmina

Al progetto per la cicogna bianca è stato affiancato il "PROGETTO ANATIDI", ideato per la conservazione e la protezione di molte specie di anatre, oche e cigni, tra le quali alcune molto rare, come la Moretta tabaccata, il Fistione turco e l' Anatra marmorizzata.La specie più particolare, per la quale è già attivo un progetto di reintroduzione, è il GOBBO RUGGINOSO (Oxyura leucocephala), un' anatra tuffatrice estinta in Italia dal 1976.

Scopo del progetto
Il Gobbo rugginoso è estinto in Italia dal 1976. Gli ultimi individui sono stati avvistati in Sardegna. Dal momento che le cause principali dell'estinzione vanno ricercate in caccia, bracconaggio, distruzione degli habitat (e quindi cause umane) è verosimile pensare ad un PROGETTO DI REINTRODUZIONE IN ITALIA, soprattutto perchè esistono ancora zone adatte al ripopolamento, come gli Stagni di Mari e Pauli in Sardegna, la Laguna di Gela in Sicilia o le Saline Margherita di Savoia in Puglia.

Gobbo rugginoso maschio Gobbo rugginoso maschio

Fasi del progetto
- INIZIO: il progetto è cominciato nel 1989 con 2 coppie di Gobbi rugginosi provenienti dal Wild Fowl Trust di Slimbridge (Inghilterra) appartenenti alla popolazione orientale di questa specie. Successivamente nel 1992 sono giunti 10 esemplari dal Parco Nazionale di Donana (Spagna), ultimo Paese europeo dove nidifica la popolazione occidentale. Dal momento che quasi sicuramente la maggior parte dei Gobbi che vivevano in Italia appartenevano a questa seconda popolazione, è stato deciso di privilegiare l'allevamento di questi ultimi. Quindi partendo da un gruppo iniziale di 20 esemplari spagnoli, 10 giunti nel '92 e 10 nel '94, è iniziato il progetto di riproduzione a Racconigi per tentare la reintroduzione di questa specie mancante da tanto tempo in Italia.


- RIPRODUZIONE: il primo passo del progetto consiste nel riprodurre questi esemplari a Racconigi per poi trasferire le nuove generazioni nei luoghi dove essi abitavano.

E' stato quindi ricreato l'ambiente dove i Gobbi rugginosi vivono: sono stati realizzati dei piccoli laghi nei quali sono state ripristinate le condizioni naturali, con un folto canneto sui bordi e piattaforme galleggianti per la nidificazione. Dal momento che per avviare un qualsiasi progetto di reintroduzione è necessaria una popolazione iniziale piuttosto numerosa per ottenere dei buoni risultati, è stato quindi deciso di fiancheggiare all' allevamento 'naturale' da parte dei genitori un allevamento in cattività. Per questo motivo nella primavera del 1996 è stata costruita una 'NURSERY', cioè una struttura predisposta esclusivamente all'allevamento in cattività di queste anatre. La tecnica adottata consiste nel prelevare ad ogni femmina 1 covata all' anno che viene posta in incubatrice: questo prelievo non è dannoso per le femmine, le quali in natura depongono almeno 2 volte in una stagione riproduttiva; la seconda covata viene comunque lasciata portare a termine dalle rispettive femmine in modo che compiano il loro dovere di madri e quindi non risultino stressate dal prelievo di uova. Apprendere le tecniche di allevamento non è stato facile, perchè questa specie richiede cure e attenzioni molto particolari, completamente diverse da quelle necessarie a tutte le altre specie di anatre. I primi risultati ottenuti fanno però ben sperare per il futuro!


- REINTRODUZIONE: rappresenta la fase più attesa e delicata. Consiste nel trasferire gli esemplari allevati a Racconigi in una delle zone dove vivevano fino al 1976 (Sardegna, Sicilia e Puglia). Gli ambienti più idonei sono già stati identificati, ma un nuovo e grave problema si è presentato a far tardare la reintroduzione in Italia: il GOBBO della GIAMAICA. Il Gobbo della Giamaica (Oxyura jamaicensis) è la specie corrispondente al Gobbo rugginoso, che però vive in America (Canada, California, Texas, Nord-Est degli U.S.A.): questo è stato importato in Inghilterra da dove, fuggito dagli allevamenti, si è diffuso in tutta Europa e non solo. Il grave problema consiste nel fatto che il Gobbo della Giamaica è giunto anche in Spagna, dove si è riprodotto con il Gobbo rugginoso, creando così degli ibridi che sono fecondi, tanto che sono stati rinvenuti degli esemplari ibridi di seconda generazione. La situazione è molto complessa, perchè sembra che non ci sia rimedio all'inarrestabile diffusione del Gobbo della Giamaica che ha mostrato di possedere una capacità di adattamento tale da permettergli una espansione eccezionale in ogni Paese (sono stati registrati degli esemplari anche in Ucraina!). L'ibridazione tra Gobbo della Giamaica e rugginoso potrebbe quindi forse segnare l'estinzione di quest'ultimo, che sembra non riesca a prevaricare sul "cugino" americano. Purtroppo, da diversi anni, si sono verificati degli avvistamenti di Gobbo americano anche in Sardegna, per cui si sta valutando con attenzione come e quando effettuare la reintroduzione del Gobbo rugginoso in Italia. Ad aprile del 2000 ben 20 esemplari di Gobbo rugginoso allevati a Racconigi sono stati spostati in Puglia, a Manfredonia, all'interno dell'area protetta del Parco del Gargano: qui è stata costruita una voliera dove ambientare gli animali in attesa di effettuare la liberazione vera e propria.

Nido di Gobbo rugginoso