Testo di Luca Giraudo
Friuli Venezia Giulia -provincie di Gorizia e Trieste
29 giugno - 13 luglio 2000
Premessa
Devo dire che il mio viaggio nell'estremo Est dell'Italia, agli "antipodi" rispetto a casa mia, è stato compiuto con famiglia e, come premesso da altri, non ad unico fine ornitologico. In ogni caso non sono mancate le occasioni cercate o colte al volo per fare osservazioni interessanti.
Abbiamo soggiornato in un campeggio a 5 km Nord di Grado, ai confini con la provincia di Udine (comune di Aquileia), posto su una piccola isoletta in mezzo alla laguna, l'isola Volpena.
Proprio in questa località ho fatto le prime osservazioni interessanti.
30/6/2000 ore 7.00-8.00
La bassa marea scopre estesamente le velme, dando alla laguna un aspetto molto diverso dalla distesa quasi ininterrotta di acqua. Ne approfittano per cacciare numerose le Pivieresse, i Chiurli maggiori, le Garzette e i Gabbiani comuni e reali. Qualche Pettegola qua e là un Piro piro piccolo. E poi Cormorani, Aironi cenerini. Ogni tanto si sente lo stridulo verso della Sterna comune e poco dopo appare la leggera silhouette altalenante, con il becco rivolto in giù. Una presenza inaspettata, anzi due, si fanno cogliere nei canali d'acqua: uno Svasso piccolo in piumaggio estivo e una femmina di Smergo minore pescano tranquilli, tuffandosi ogni tanto. Il primo, in lontananza risalta per il suo colore nero netto, con due ciuffi dorati ai lati della testa; purtroppo non mi è stato possibile osservarlo da più vicino.
Rientrando sotto le fronde dei pioppi che ombreggiano il campeggio mi gusto l'esotico canto del Rigogolo, insieme a quello del Merlo e al ripetitivo tubare delle Tortore dal collare (fa anche rima…).
La prima notte sento il "kiu" dell'Assiolo.
1/7/2000 pomeriggio
Nel caldo ventoso del pomeriggio una
Garzetta, forse quella di ieri, cammina lentamente vicino a riva con
l'acqua "alle ginocchia", il collo teso e lo sguardo inespressivo, ma
attento. Davanti ai suoi occhi il suo lungo e appuntito pugnale nero,
pronto a colpire. La testa si abbassa, l'animale si ferma…poi un breve
scatto, un velocissimo affondo e il becco torna su bloccando uno
sfortunato pesce, forse una piccola sogliola, che oggi ha finito di
vivere. L'uccello lo gira e rigira con scatti veloci fino ad ingoiarlo
iniziando dalla testa. Il boccone, grosso più del collo, sparisce poco
dopo. Qualche minuto dopo una altro suo compare finisce nello stomaco del
bianco airone.
3/7/2000 mattino
Anche se, a mio parere, l'estate non è
la stagione migliore per vedere gli uccelli, si ha la possibilità di
cogliere momenti della loro vita del tutto particolari. Così ho potuto
osservare un adulto di Sterna comune rincorso a gran voce da due
fibrillanti giovani; a lungo la scena è stata sempre la stessa, ogni tanto
i giovani si posavano tentando di stimolare il genitore a nutrirli. Questi
aveva un pesce scuro nel becco, abbastanza grosso. Alla fine, con volo
basso sulle velme, si sono posati tutti e tre e uno dei giovani ha avuto
la sua razione, subito inseguito dall'altro. Qua e là le Pivieresse
correvano a tratti, si arrestavano erette, beccavano qualcosa per terra e
poi di nuovo.
Al pomeriggio visita alla Riserva Naturale delle Foci
dell'Isonzo. Vi arriviamo alle 18.00 passate, fa caldo.
Al centro
visite, un grosso casone di legno a due piani, incontro Ignazio Zanutto,
consulente per l'Ente di gestione della riserva… che ci dice che al
capanno successivo c'è una Sterna maggiore… Osserviamo un po' di uccelli
dai finestroni del CV, dove l'aria umida e pesante ristagna.
Garzette,
Cavalieri d'Italia, Oche grigie, Folaghe, Combattenti e Piro piro
culbianchi pascolano nei prati allagati, insieme ad alcuni cavalli
camarguesi. Un Mignattino piombato vola senza sosta alla ricerca del cibo.
Fra loro un Ibis sacro dà un tocco di esotico a questo panorama
europeo.
Proseguiamo verso l'osservatorio della Marinetta, un altro
bellissimo edificio, da far invidia a quelli del Nord Europa. Dalle comode
postazioni al terzo piano osserviamo moltissimi Gabbiani comuni e
corallini, forse 3-500 in tutto, che stazionano sui banchi di sabbia. E
poi Totano moro, in tutte le livree da quella estiva a quella quasi
invernale, un Albastrello, scattanti Corrieri piccoli, e poi Piro piro
Culbianchi, Garzette, Aironi cenerini, Folaghe, Garzette, Germani reali in
eclissi, Alzavole, qualche Mestolone. Rumorosi e vitali i Fraticelli
volano sull'acqua interrompendo i loro movimenti più o meno orizzontali
con brevi picchiate, un breve tuffo e poi di nuovo in volo. Finalmente
scorgo fra la motitudine di Laridi la Sterna maggiore, massiccia con quel
becco rosso, un pugnale acceso esce dal bianco e nero della testa. Un
Tarabusino passa volando fra le canne, mentre sentiamo il trillo del
Tuffetto.
Più in là quattro Spatole sono intente a setacciare il pelo
dell'acqua, ogni tanto il loro becco si chiude di scatto, poi il collo
prosegue con un movimento ritmico a semicerchio.
Proprio un bel posto,
a quest'ora tranquillo, il sole inizia a calare, le zanzare a
pranzare…
5/7/2000 Valle Cavanata
Breve sosta per conoscere un
toponimo tante volte apparso su EBN, in questo momento dell'anno non
particolarmente interessante, seppur pieno di uccelli: molti Gabbiani
reali zampegialle, Garzette, Oche grigie, qualche Tuffetto, Germani
reali.
Proseguiamo per la foce dell'Isonzo, margine occidentale.
Arriviamo al Caneo di punta Sdobbia, ma non ci fermiamo molto a causa del
caldo e delle zanzare. E' un bel canneto esteso delimitato a sud dal mare.
La foce dell'Isonzo è frequentata da tantissimi uccelli: Gabbiani reali e
comuni, Cormorani, Garzette, Cigni reali (circa 150), Volpoca. Torniamo
indietro costeggiando l'argine che protegge dal mare i coltivi: dalla
postazione rialzata osserviamo sul mare: Marangone dal ciuffo, numerosi,
Chiurlo maggiore e Chiurlo piccolo (alcune decine), Cigni reali, qualche
Svasso maggiore, tutti intenti a sopravvivere, abitanti mobili e versatili
che seguono i capricci delle maree sapendo di poter trovare ciò che
cercano.
Di fronte Trieste e il castello di Miramare, l'Istria.
7/7/2000 Falesie di Duino
Verso le 7.00 siamo in paese,
un provvidenziale bar ci offre una discreta colazione. Poco dopo siamo
alla partenza del sentiero Rilke, breve itinerario che offre un bellissimo
panorama sul mare, sulla costa e sull'isola della Cona. Lo percorriamo
fino ad affacciarci su Sistiana. Finalmente ho la possibilità di vedere
con certezza il Piccione selvatico, mitico precursore del "banale"
piccione torraiolo: volo potente, diretto, ci passa alcune volte sotto i
piedi, lungo la falesia. E poi Passero solitario, Zigolo muciatto, Cincia
dal ciuffo, Rondone maggiore, Rondone.
Scendiamo poi al porto di Duino
per dare un'occhiata alle mitilicolture. Gli Edredoni sono là,
sonnecchiano sui galleggianti, scorgo soprattutto maschi in
eclissi.
Nel pomeriggio visita al lago di Doberdò, immerso nel carso
più crudo e assolato… purtroppo non è il momento migliore per starci e per
sentire o vedere il Picchio cenerino, e del lago quasi nessuna traccia,
essendo alimentato dalla falda freatica carsica, che in questa stagione è
molto più bassa.
8/7/2000 Laguna di Grado
Gita in battello turistico
nella laguna di Grado, fino a Porto Buso, poco a sud di Marano
Lagunare.
Un'ora di navigazione fra le isole mi permette di vedere
molti uccelli, anche se mai una motitudine, e di aggiungere alla checklist
la Beccaccia di mare, due Falchi di palude, Colombaccio, Gheppio.
10/7/2000 Grotta Gigante, Monrupino
Visita non
ornitologica alla Grotta Gigante presso Monrupino, nel Carso alle spalle
di Trieste.
Vale la pena, se vi piacciono le varie meraviglie
naturali.
12/7/2000 Isola della Cona
Sveglia alle 5.00 per andare
a vedere com'è la Cona al mattino. Arrivo che uccelli, zanzare e cavalli
sono già svegli da un po', e ho l'impressione che qualcuno mi stia
aspettando… Una lepre fugge al mio arrivo, mentre tento di inoltrarmi
lungo il sentiero che scende verso la foce. Una volpe in caccia si aggira
fra anatre e Pavoncelle, sperando in un momento propizio per mangiare
qualcosa (o qualcuno); la scorgo a lungo dai capanni. Purtroppo le piogge
dei giorni precedenti, oltre a gonfiare a dismisura il vicino Isonzo,
hanno creato pozze fangose lungo il sentiero… le mie scarpe non mi
permettono di proseguire indenne. Torno alla Marinetta dove mi gusto
ancora una Pantana, alcune Marzaiole, Cutrettole, ecc.
In definitiva il Friuli che ho visto, ornitologicamente parlando, mi ha dato soddisfazione e mi ha creato l'aspettativa di tornarci, magari durante i mesi invernali… chissà che sorprese mi prepara!
Ecco la checklist completa di tutte le specie osservate in Friuli durante la mia vacanza.
1 Tuffetto
2 Svasso piccolo
3 Svasso maggiore
4
Cormorano
5 Marangone dal ciuffo
6 Tarabusino
7 Nitticora
8
Garzetta
9 Airone bianco maggiore
10 Airone cenerino
11
Spatola
12 Cigno reale
13 Oca grigia
14 Volpoca
15
Fischione
16 Alzavola
17 Germano reale
18 Marzaiola
19
Mestolone
20 Edredone
21 Smergo minore
22 Falco pecchiaiolo
23
Falco di palude
24 Gheppio
25 Lodolaio
26 Fagiano comune
27
Gallinella d'acqua
28 Folaga
29 Beccaccia di mare
30 Cavaliere
d'Italia
31 Corriere piccolo
32 Pivieressa
33 Pavoncella
34
Combattente
35 Pittima reale
36 Chiurlo piccolo
37 Chiurlo
maggiore
38 Totano moro
39 Pettegola
40 Albastrello
41
Pantana
42 Piro piro culbianco
43 Piro piro boschereccio
44 Piro
piro piccolo
45 Gabbiano corallino
46 Gabbiano comune
47 Gabbiano
reale zampegialle
48 Sterna maggiore
49 Beccapesci
50 Sterna
comune
51 Fraticello
52 Mignattino piombato
53 Piccione
selvatico
54 Colombaccio
55 Tortora dal collare orientale
56
Cuculo
57 Assiolo
58 Civetta
59 Rondone
60 Rondone
maggiore
61 Martin pescatore
62 Gruccione
63 Upupa
64 Picchio
verde
65 Picchio rosso maggiore
66 Topino
67 Rondine
68
Balestruccio
69 Cutrettola
70 Ballerina bianca
71
Pettirosso
72 Usignolo
73 Passero solitario
74 Merlo
75
Usignolo di fiume
76 Beccamoschino
77 Cannaiola
78
Cannareccione
79 Capinera
80 Pigliamosche
81 Cincia dal
ciuffo
82 Cincia mora
83 Cinciallegra
84 Rigogolo
85 Averla
piccola
86 Ghiandaia
87 Gazza
88 Taccola
89 Cornacchia
grigia
90 Storno
91 Passera d'Italia
92 Fringuello
93
verzellino
94 Verdone
95 Cardellino
96 Zigolo muciatto
97 Ibis
sacro
Luca Giraudo |
Boves (CN) |
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