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Testo di Paolo Marotto

L'altipiano di Belchite e la Laguna di Gallocanta (Spagna)

Alba a Gallocanta (foto P.Marotto) Volo di Grandule (foto P.Marotto)

Era da un po' di tempo che ci frullava in testa l'idea di un viaggio ornitologico al mitico sito di svernamento delle gru a Gallocanta a sud di Saragoza; i numeri ci giravano nella testa: 231 specie nella check list locale e soprattutto 50.000 gru annualmente osservate al dormitorio.
Gallocanta, insieme ai laghi di Der-Chantecoq, Landes de Gascogne in Francia e alcuni altri spot in Spagna ( Extremadura, Castilla y Leon ), è una delle tappe fondamentali per la migrazione e svernamento di Grus grus.
La laguna di Gallocanta è una della maggiori lagune salate naturali dell'Europa, dichiarata Zona Umida di Importanza Internazionale dalla convenzione di Ransar e zona ZEPA ( Zona Espacial de Protecion para las Aves ) direttiva 79/409/CEE.
Situata a 1000 mt di altitudine essa si è formata in seguito allo sprofondamento ed al successivo indurimento della crosta del "sistema iberico".
In seguito le precipitazioni atmosferiche hanno riempito l'invaso che è andato via via salinizzandosi a causa della continua evaporazione.
Il livello dell'acqua è molto variabile e dipende essenzialmente dalla intensità delle piogge nei vari periodi dell'anno.
Partiamo in tre, Daniele Reteuna, Gino Baracco ed io, nella mattinata, meteorologicamente parlando, poco promettente del 4 dicembre .
L'auto è carica all'inverosimile cavalletti e stivali, riserve di cibo e di acqua, (perchè non si sa mai) macchine fotografiche, binocoli e cannocchiali; sembriamo profughi di qualche strana tribù tecnologica.
Arriviamo a Lleida dopo quasi 11 ore di viaggio e vi passiamo la notte .
L'alba ci trova già in auto e in viaggio verso il nostro primo Hot Spot , il Planeron (altipiano di Belchite )

Il Planeron (foto P.Marotto)

Si tratta di un deserto molto esteso, i panorami sono spettacolari e per intenderci si tratta di un vero e proprio deserto con tute le carte in regola (è stato utilizzato più volte come scenografia in molti film western).
Pietre ovunque e bassa vegetazione, poco più fitta nelle zone dove è presente un po' d'acqua.
Colline erose e brulle di terra rossa e ocra si stagliano contro un cielo limpidissimo ...si inizia a sbinocolare!
Il nostro desiderio, neanche troppo nascosto, è di imbatterci nella mitica Allodola del Doupont; ci rendiamo subito conto che non sarà facile riuscire a contattarla in questa stagione, è un animale molto elusivo e il territorio è sterminato.
Per questa "crocetta" il periodo migliore è sicuramente quello primaverile in cui l'animale tende a essere meno diffidente e quindi più visibile.
Si ripiega così sui grossi stormi di alaudidi e fringillidi che in continuazione si involano di fronte a noi allodole, cappellaccie e tottaville a migliaia e finalmente la nostra prima Cappellaccia di Tekla.
Più avanti posata su delle zolle smosse una calandra fa bella mostra di se e si lascia fotografare ; si incomincia a carburare!
Giungiamo nei pressi di alcuni stagni (Laguna La plaja) a lato della strada e ci apprestiamo a montare i cannocchiali per osservare le sponde quando un verso fino a quel giorno sconosciuto attira la nostra attenzione:
Un rumore come di grosso elastico lasciato andare di colpo misto ad altri schiocchi e tremolii ... all'improvviso appaiono "loro":

delle velocissime ganghe ci passano sulla testa…belissime!! ma non è finita perché poco più avanti un volo di grandule si invola al nostro arrivo (troveremo giorni dopo un dormitorio con 100ia di questi stupendi animali.
Ganghe in volo (foto P.Marotto)

Non ci siamo ancora ripresi dalla doppia emozione, quando all'orizzonte appare maestoso uno stormo di 30 gru che noncuranti dei nostri teleobbiettivi e cannocchiali ci sorvola.
Il volo di questi animali in gruppo è uno spettacolo indimenticabile, potente e sicuro, e con quel richiamo caratteristico che echeggia nell'aria e che sembra indicarci la strada per la grande laguna salata.

Un Aquila reale scurissima (ssp homejeri ) passa a pochi metri e ci getta un occhiata severa durante una pausa pranzo.
L'involo di un Occhione con il suo grido caratteristico ci fa trasalire durante un altro momento di "calma" (purtroppo per le galline prataiole in questa zona questo non è il perodo migliore) e poi ancora pernici rosse nelle zone più ondulate, albanelle reali, falchi di palude e pavoncelle in quelle più umide. Storni neri e gracchi corallini (che qui sono presenti praticamente in pianura).
Quello che colpisce è la concentrazione di rapaci grandi e piccoli lungo tutta la strada e soprattutto i prossimità di campi irrigati a "pioggia".
Su di un solo appezamento riusciamo a contare più di venti poiane; praticamente 1 ogni paletto.
Siamo ormai giunti allo spiazzale che annuncia il Parco Naturale del Planeron, una cartellone con cartina mostra le varie particolarità del territorio, le specie animali più interessanti e i sentieri (che si vedono benissimo anche da quassù) delimitati da paletti bianchi che si snodano serpeggianti nel bel mezzo della distesa infinita di sterpi e pietre.
Rinunciamo a una quasi sicuramente poco proficua camminata nel deserto e ripartiamo verso Gallocanta.
Arriviamo nel pomeriggio nei pressi della Laguna; le gru sono ovunque sparse in gruppetti di centinaia di individui si aggirano "becchettando"qua e la nei vari campi seminati a grano (gli agricoltori locali non apprezzano molto questa abitudine alimentare ). Danno subito l'impressione di essere piuttosto diffidenti, appena l'auto inizia a rallentare si involano subito.
Non sarà così ma abbiamo immediatamente il sospetto che ogni tanto qualche colpo di fucile parta dalle auto dei "locali agricoltori"
Avvistiamo ancora parecchie Averle maggiori, che ci stupiscono per le dimensioni apparentemente così variabili .
Tutt'intorno alla laguna sono presenti degli osservatori-altane facilmente raggiungibili sono i posti ideali per osservare il rientro serale di migliaia di uccelli vocianti che si stagliano contro un cielo dalle tonalità incredibili, uno spettacolo che ti resta nel cuore per tutta la vita (provare per credere).
Per l'alloggiamento noi avevamo optato per un modestissimo hotel sulla statale nei pressi di Daroca (camion ovunque, poca gente e cibo, in un vicino self service, orrendo !) .
Il paese di Daroca comunque merita una visita, sono bellissimi e pittoreschi i ruderi del vecchio castello, abbarbicati sulle rocce sovrastanti il centro abitato
Il giorno dopo scopriremo un interessante albergo a Gallocanta (ALLUCANT ALBERGUE RURAL ORNITOLOGICO 54 posti ).
All'interno dell'albergo libri, informazioni, fotografie, cartoline, spille tutte a carattere ornitologico ( in più ora c'è anche la possibilità di organizzare gite con guida locale) .
All'interno è anche presente una bacheca con varie check list con un aggiornamento in tempo "reale" dei conteggi delle gru.
Lungo il perimetro della laguna è anche presente un "centro de intrerpretacion espacios naturales" gestito dalla SEO.

Un' altana per l'osservazione delle gru (foto P.Marotto)

Per i giorni successivi programmiamo delle uscite all'alba in quanto le gru si involano prestissimo e si possono scattare delle interessanti fotografie.
Riusciremo anche a distruggere l'auto su un fondo accidentato e saremmo costretti a qualche ora di sosta forzata in attesa che dei volenterosie disponibilissimi meccanici recuperassero un collettore di scarico simile al nostro, il serbatoi invece ce lo teniamo così: a causa dell'urto la sua capacità si era ridotta del 50 per cento, ma non era forato e questo bastava!
Nei pressi di Tornos troviamo una cospicua colonia di Grifoni molto confidenti.
Ci spingiamo ad esplorare i dintorni di Sastago e veniamo premiati da un altro grifone sazio ed appesantito che non fugge al nostro arrivoe si lascia fotografare a breve distanza e da una stupenda Monachella nera che sbuca tra le rocce.
L'ultima notte la passiamo a Quinto un paese tranquilloa dir poco con un negozietto di commestibili dove compreremmo un pò di scatolette :cioccolata vino Muscatel e gamberi e polpa di granchio. Sul campanile della chiesa svetta un grosso nido di cicogna.

I due compagni d'avventura Daniele Reteuna e Gino Baracco (foto P.Marotto)

La nosta prossima destinazione è nuovamente Belchite dove arriviamo verso sera dopo un giorno trascorso sul Planeron e poi visitando i resti del vecchio paese distrutto durante la guerra civile. Mario, italiano trasferito lagiù e felicissimo della sua scelta, si è offerto di accompagnarci al dormitorio dei grifoni ci fa da guida precedendoci con la sua vecchia "lambretta" .
Assistiamo ad uno spettacolo mozzafiato centinai di avvoltoi ci sorvolano in un tramonto infuocato, scendono sulle falesie e, come tranquilli e goffi pellegrini in fila indiana, risalgono il crinale di fronte a noi e si apprestano a passare la notte.
Si cena a casa di Mario e sua moglie Maria a base di carne alla brace olive e vino locale bevuto direttamente da quella strana e bizzarra bottiglia dal collo stretto che viene usata qui.
Il giorno dopo si torna a casa, negli occhi tante immagini e nel cuore mille emozioni e il canto delle gru che echeggia ancora all'orizzonte.



GALLERIA FOTOGRAFICA

Grifone a Belchite (foto P.Marotto) Un altro grifone (foto P.Marotto)
Voli di gru nell'alba (foto P.Marotto) Grossi stormi di gru in spostamento (foto P.Marotto)
Sull'altana all'alba (foto P.Marotto) Due gru in volo (foto P.Marotto)

CHECK LIST COMPLETA ( ordine alfabetico):
BUJALAROZ -BELCHITE - GALLOCANTA

1. AIRONE CENERINO
2. AIRONE GUARDABUOI
3. ALBANELLA REALE
4. ALLODOLA
5. ALZAVOLA
6. AQUILA REALE
7. AVERLA MAGGIORE MERIDIONALE
8. BALLERINA BIANCA
9. BECCAMOSCHINO
10. CALANDRA
11. CAPPELLACCIA
12. CAPPELLACCIA DI TEKLA
13. CARDELLINO
14. CESENA
15. CHIURLO
16. CICOGNA
17. CINCIALLEGRA
18. CINCIA MORA
19. CIVETTA
20. CODIBUGNOLO
21. CODIROSSO SPAZZACAMINO
22. CORMORANO
23. CORNACCHIA NERA
24. CORVO IMPERIALE
25. CROCIERE
26. FALCO DI PALUDE
27. FANELLO
28. FOLAGA
29. FRINGUELLO
30. GALLINELLA D'ACQUA
31. GANGA
32. GAZZA
33. GERMANO REALE
34. GHEPPIO
35. GRACCHIO CORALLINO
36. GRANDULA
37. GRIFONE
38. GRU
39. LUI' PICCOLO
40. MAGNANINA
41. MIGLIARINO DI PALUDE
42. MONACHELLA NERA
43. NIBBIO REALE
44. OCA SELVATICA
45. OCCHIOCOTTO
46. OCCHIONE
47. PASSERA EUROPEA
48. PASSERA MATTUGIA
49. PASSERO SOLITARIO
50. PAVONCELLA
51. PERNICE ROSSA
52. PICCHIO ROSSO MAGGIORE
53. PICCHIO VERDE
54. PICCIONE SELVATICO
55. PIOVANELLO PANCIANERA
56. PIRO PIRO CULBIANCO
57. PISPOLA
58. POIANA
59. PORCIGLIONE
60. RAMPICHINO
61. REGOLO
62. SALTIMPALO
63. SCRICCIOLO
64. SMERIGLIO
65. SPARVIERO
66. SPIONCELLO
67. STORNO
68. STORNO NERO
69. STRILLOZZO
70. TACCOLA
71. TORDO BOTTACCIO
72. TORTORA DEL COLLARE
73. TORDELA
74. TOTTAVILLA
75. UPUPA
76. USIGNOLO DI FIUME
77. VERZELLINO
78. ZIGOLO GIALLO
79. ZIGOLO MUCIATTO
80. ZIGOLO NERO

Infomazioni utili le potete trovare sui siti:
http://gallocanta.com
Sociedad Española de Ornitología
Pagina ufficiale di Birdlife
Associazione per la difesa della natura di Andorra
International Crane Fundation
European Crane Working Group
Cranes - Swedish Crane Working Group
Kranichshutz Deutschland
Cranes in Norway
http://perso.club-internet.fr/fdesjard/English/e_sommaire.htm
Sito della LPO
Grulla Americana
Il mondo visto dalle gru
Israele. Migrazione della gru
Progetto gru
Estonia gru
Estado de conservación