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Caso di presenza estiva di Chiurlo piccolo Numenius phaeopus
Testo e foto di Pierluigi Beraudo
igiberaudo@libero.it
Il Chiurlo piccolo è un limicolo (Charadriiformes) di medio-grandi dimensioni, molto simile al più comune Chiurlo maggiore Numenius arquata, dal quale si distingue principalmente per il becco più corto ed il diagnostico disegno del capo.
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E' il tardo pomeriggio del 12 giugno 2005 e mi trovo all'interno di una cava di estrazione di inerti che incide profondamente l'altipiano del Famolasco, nel comune di Fossano (S.Lorenzo). Presso l'unico ristagno parzialmente naturalizzato di acqua piovana creato dagli scavi, s'invola un chiurlo che identifico come Numenius phaeopus grazie all'emissione del caratteristico trillo, ben diverso dal verso di allarme del Chiurlo maggiore.
L'uccello vola e si posa sull'altipiano soprastante, vani sono i tentativi di rintracciarlo. Il limicolo finisce nell'archivio delle mie osservazioni come un migratore tardivo.
Il 7 luglio, ancora nel tardo pomeriggio, sono nuovamente nella cava e prima di affacciarmi sul ristagno d'acqua sorprendo nuovamente un Chiurlo piccolo posato sul terreno nudo, poco distante dall'acqua. Certo che si tratti dello stesso individuo avvistato il 12 giugno lo osservo a lungo; quando prende il volo, portandosi nuovamente sull'altipiano, rilevo la mancanza di alcune remiganti primarie sull'ala sinistra a conferire un aspetto piuttosto traumatizzato della "mano". Il volo appare comunque regolare, ma riconduco a questo fattore l'anomala presenza estiva dell'uccello, probabilmente impedito a proseguire la migrazione verso le zone di riproduzione.
Nei giorni successivi torno per fotografarlo e rivedo l'uccello fino al giorno 11 luglio. Dalla settimana successiva lo stagno si presenta prosciugato per evaporazione e del limicolo nessuna traccia.
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l'habitat utilizzato - ristagno in cava estrazione attiva | il Chiurlo piccolo fotografato il 7 luglio |
Poco tempo dopo, il 4 agosto, un Chiurlo piccolo comparirà nella palude del Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi; vi resterà fino al 7 agosto. Dalle osservazioni dell'animale in volo non sarà possibile rilevare, né escludere anomalie di piumaggio (G.Vaschetti, avvistamenti). L'estrema rarità della specie in provincia durante la migrazione di ritorno dalle aree di nidificazione e la data piuttosto precoce, mi fanno pensare che si tratti dello stesso uccello osservato a Fossano.
Bibliografia citata:
- G.Boano, C.Pulcher, 2003. Check list degli uccelli di Piemonte e Val d'Aosta aggiornata al dicembre 2000. Boll.Mus.Reg.Sci.Nat.Torino, vol. 20 n. 1;
- B.Caula, P.Beraudo, R.Toffoli, 2005. Gli uccelli della Provincia di Cuneo. Lab.Terr.Ed.Amb. e Museo Civ.St.Nat.Bra.