Si narra che, nei tempi medioevali in cui la falconeria rappresentava una
diffusa tecnica di caccia, ci fosse un animale destinato solamente a re e
sovrani. Un animale dall'immenso fascino e potenza: il Girfalco. Ogni
incontro con il falco più grande del mondo è speciale, e il nostro non è
stato da meno. Una coppia, grigia e bianca, su una parete in terra artica ai
limiti orientali del più estremo tra i fiordi norvegesi, ha deciso di costruire il
nido a poca distanza da un altro rapace del Grande Nord. Girfalco e
Poiana calzata, gli uni accanto agli altri.
I risultati sono memorabili, degni del miglior documentario. L'estasi di
fronte alle acrobazie aeree dell'enorme e candida femmina di Girfalco, quasi
più possente dei suoi avversari e talvolta supportata dal maschio, è totale.
Avvitamenti e picchiate, in una danza impossibile da descrivere. Ammiriamo i
Girfalchi anche posati, con lo sguardo rivolto verso la sterminata tundra e
il selvaggio Mare di Barents. Favoloso!
La taiga finlandese è invece un oceano di alberi, in cui smarrirsi è facile,
tra l'infinito succedersi di Pini silvestri, Abeti rossi e Betulle. Qui i
Lapponi, abitatori di questi luoghi sin dalla notte dei tempi, sostengono
che esista una creatura leggendaria, e incrociare gli occhi con essa voglia
dire sentire palpitare l'anima stessa della foresta. Come non dare ragione
al popolo Sami, quando ci siamo trovati di fronte a un maschio di Allocco di Lapponia?
In una zampa stringe un topolino da portare alla compagna, e
intanto ci scruta, immobile e silenzioso, vero e proprio mito vivente.
Il volto del GRANDE GRIGIO è ipnotico, se ci fosse stato un Ulisse boreale si
sarebbe dovuto incatenare per non rimanere ammaliato, come innanzi a una
Sirena alata.
Forse sono queste due meraviglie i simboli dell'avventura compiuta da me,
Igi Beraudo e Bruno Caula, al Varangerfjord e in Finlandia dal 19 al 30
maggio. Raggiunta la città di Oulu in aereo, ci siamo subito portati sul
Varanger, oltre il Circolo polare Artico.
Quale è il periodo migliore per recarsi nel Grande Nord?
E' vero che sino a metà giugno il freddo è ancora molto intenso?
Quale è l'itinerario più adatto per contattare le specie tipiche della taiga e della tundra?
Quanto costa recarsi in Finlandia e al Varangerfjord?
VARANGERFJORD
Il Varangerfjord è semplicemente eccezionale. E' l'Artico accessibile a
tutti, un'opportunità per contattare specie altrimenti relegate alle pagine
dei libri.
Come ad esempio la Strolaga beccogiallo,
la quale, con il suo bellissimo
dorso cesellato a scacchi bianchi e neri, passa ogni anno in buon numero
lungo la costa che collega il paese di Vardo con Hamningberg, autentica
stazione da fine del mondo. Noi ne vediamo sette, quasi tutte molto vicine a
riva. Interessante constatare la frequenza con cui immergono il collo per
scrutare il fondale!
Il vento ha anche portato un visitatore inusuale, una Strolaga maggiore.
Molto più diffuse sono Strolaghe mezzane e Strolaghe minori.
Il Mare di Barents, insolitamente calmo, pullula di anatre. Le Morette codone
sono migliaia, in ogni abito possibile.
Vi sono anche gli eleganti Edredoni di Steller,
dal delicato petto color
salmone; e quattro Re degli edredoni, in procinto di partire per le ignote lande
russe. Tendendo l'orecchio si sente uno strano "Ululato", sono gli Edredoni
in parata.
Le Foche grigie pescano nell'acqua bassa, mentre la battigia ammantata da un
soffice strato di alghe è occupata dai limicoli. I Piovanelli maggiori
portano il vestito migliore, rosso mattone, così come quasi tutte le Pittime minori.
I Falaropi beccosottile sono giunti da poco in queste aree di nidificazione,
a differenza dei Piovanelli violetti
che vi resistono persino durante il gelido inverno.
E poi Piovanelli pancianera, Gambecchi nani e Voltapietre. Le Beccaccie di mare
si trovano tra le colorate case dei piccoli borghi marinari.
Su una spiaggia, a Ekkeroy, si materializza un inaspettato accidentale, un
Piro piro pettorale!
Pure le Oche ci riservano piacevoli sorprese. Oltre alle comuni Oche
granaiole ssp. "rossicus", localizziamo difatti due Oche zamperosee! e,
nella palude di Valdak, sette Oche lombardelle minori!
Rimanendo lungo la costa, non si possono non notare gli onnipresenti
Gabbiani. Vi sono Gabbiani reali nordici, Gavine, Zafferani e Mugnaiacci
dall'espressione feroce.
Facendo attenzione, nei pressi di Vardo troviamo alcuni Gabbiani glauchi di
ogni età, nonchè un immaturo di Gabbiano d'Islanda, raro laride tipico della
Groenlandia. Vederli in volo insieme, fermi controvento, permette una facile
comparazione.
Il seawatching ci consente poi il contatto ravvicinato con uno Stercorario mezzano
in fase chiara, certamente non così comune come i cugini Labbi e
Labbi codalunga.
Il porto di Vardo, le cui case posseggono strani geranei ad ornamento dei
cornicioni,costituisce anche il molo di imbarco per i battelli che si recano
all'isoletta di Hornoya. Hornoya è poco più di uno scoglio proteso
all'estremità orientale della Norvegia, ma però mettervi piede significa
effettuare un'immersione totale nella vita con le ali.
I Gabbiani tridattili sono migliaia, le loro grida incessanti e continue.
Vi sono tutti gli Alcidi, come i confidenti Pulcinella di mare dal
variopinto becco, le Urie dalle redini nere oppure bianche, centinaia di
Urie di Brünnich dal piumaggio lucente,
e alcune Urie nere,
le cui zampe non passano certo inosservate!
Le Gazze marine mostrano l'interno giallo della bocca, e i
Marangoni dal ciuffo il caratteristico occhio verde.
In mezzo ai Gabbiani tridattili notiamo due Spioncelli marini, al limite
settentrionale dell'areale.
I pendii erbosi sono abitati da Fanelli nordici,
Pettazzurri, e da aggressivi Gabbiani reali nordici e Mugnaiacci, i quali non permettono a nessuno di avvicinarsi ai nidi.
Due specie vantano al Varangerfjord densità da record. Si tratta del Gufo di palude,
uno dei quali ci osserva incuriosito, e dell'imponente Aquila di mare.
Quando compare è allarme rosso!
Gabbiani e corvidi si alzano rumorosi in volo per allontanare questo gigante dei cieli.
A proposito di rumore, pochi sono vociferi come la Sterna artica, la quale
ogni primavera arriva sin qui direttamente dall'altro capo del mondo.
I passeriformi rischiano di passare in secondo piano, ma la presenza di
candidi Zigoli delle nevi,
il cui maschio sembra un disegno, simpatici
Organetti artici e coloratissimi
Zigoli di Lapponia, li rende tra gli
incontri più graditi.
Un Merlo dal collare gorgheggia da una scoscesa scogliera.
Inoltrandosi sugli altipiani interni, quando Zigoli delle nevi e Zigoli di
Lapponia si fanno frequenti, compaiono anche le caratteristiche mascherine
delle Allodole golagialla,
e i colli castani delle Pernici bianche nordiche,
prede favorite del grande Girfalco.
L'occhio di Igi localizza delle pareti occupate dalla Poiana calzata!
I Pivieri dorati hanno intanto preso possesso dei lembi di terreno lasciati
liberi dalla neve.
Situato nella parte settentrionale della penisola di Varanger, il faro di
Kjolnes è particolarmente interessante, in quanto permette di monitorare la
migrazione. Centinaia di Alcidi, laridi e anatidi viaggiano da ovest verso
est. Degno di nota è il passaggio di circa trenta Fulmari.
Tra i mammiferi, al Varangerfjord sono abbondanti Renne,
Lemming e Lepri artiche.
Quale è la migliore soluzione per raggiungere il Varangerfjord senza
percorrere migliaia di chilometri in macchina?
E' vero che alloggiare al Varangerfjord risulta particolarmente costoso?
Vi sono scelte alternative, anche per quanto riguarda il cibo?
Quali sono i migliori siti da visitare al Varangerfjord?
LAPPONIA
Prima di raggiungere la Finlandia centrale, ovvero i boschi da fiaba di Oulu
e Kuusamo, visitiamo altri due siti nella Lapponia artica. Il primo è il
Parco Nazionale di Ovre Pasvik, taiga primigenia tra la Norvegia e il confine
russo, in cui trovano rifugio persino i grandi carnivori.
A noi esso concede un gruppetto di Beccofrusoni in alimentazione di insetti e bacche.
In aria e a terra, sempre trillando come allegri campanelli. Chissà se verranno a
trovarci nei prossimi inverni!
Tra i Pini silvestri appaiono Pernici bianche nordiche, una coppia di
curiose Cincie siberiane e le comunissime Peppole.
In un'area paludosa vi è un precoce Luì boreale, canterino come il
Pettazzurro dalla macchia rossa.
Nella valle del Pasvik le Alci, enormi e numerose, si stanno portando verso
i pascoli estivi, oltre il fiume.
Dallo stesso fiume si hanno scorci sulla terra russa e sulle torrette poste
a guardia del confine. Un tempo ognuna di esse era presidiata da un soldato,
oggi al loro posto vi sono solo dei fantocci.
Continuiamo la nostra marcia verso sud, ma il lungo trasferimento non è vuoto.
A Kaamanen contattiamo gli elusivi Ciuffolotti delle pinete.
Numerosi sono poi i tetraonidi visibili a bordo strada: Galli cedroni,
Fagiani di monte e Pernici bianche nordiche.
Le Oche granaiole ssp. "fabalis" frequentano gli specchi d'acqua, allo
stesso modo dei Cigni selvatici, simbolo nazionale finlandese.
Nelle paludi vi sono Gru, Gufi di palude
e divertenti Combattenti in abito
riproduttivo completo.
Ci fermiamo anche alla collina di Kiilopaa, all'interno del Parco Nazionale
finlandese di Urho Kekkosen. Qui, una ricerca iniziata sotto la pioggia, ci
regala una fantastica coppia di Piviere tortolino
molto confidente.
La femmina cerca di attirare il maschio alzando le ali, segno dell'imminente
riproduzione.
Poi arrivano il sole e l'arcobaleno ad accompagnare una visione oramai rara:
boschi protesi all'infinito, taiga e colline di tundra, senza null'altro.
Senza strade, case, paesi, sentieri, persino senza un singolo traliccio!
Splendido!
I Pivieri tortolini volano via, a costringerli alla fuga è una femmina di
Smeriglio in caccia rasoterra. Più tranquilla,
una Pernice bianca si riposa
proprio sulla sommità del fjellet, isola artica nell'oceano verde.
Quali sono le migliori mappe stradali disponibili per orientarsi in Finlandia e al Varangerfjord?
Le strade della Finlandia e della Norvegia settentrionale sono trafficate?
Quali sono i migliori siti da visitare in Lapponia?
OULU
Oltrepassiamo nuovamente il Circolo polare Artico.
La vegetazione cambia, e i boschi di betulla e Pino silvestre lasciano spazio ad estese peccete.
A Oulu ci aspetta Jakko, giovane guida Finnature. Con lui vediamo solo tre
specie, ma tutte indimenticabili. Oltre al GRANDE GRIGIO, non si può
tralasciare l'Ulula. Arrivati al nido, posto in un buco scavato dal Picchio
nero su una vetusta betulla, scorgiamo un pullo su un ramo.
Poi arriva lei, l'Ulula adulta nel suo magnifico piumaggio bianco e nero e
il petto striato. Si pulisce, sono meno di venti metri a separarci da lei!
Una Cesena tenta di scacciarla, ma ottiene in cambio solo sguardi
infastiditi.
Non osiamo invece avvicinarci così tanto all'irascibile Allocco degli Urali,
il quale mantiene i neri occhi a guardia della cassetta in cui ha
nidificato.
I mille e più versi del Tordo sassello, impareggiabile imitatore, fungono da
colonna sonora.
Quali sono le guide da contattare per potere osservare gli strigiformi nordici? Sono anche disponibili volumi cartacei?
Quali sono i migliori siti da visitare a Oulu?
KUUSAMO
Kuusamo è la nostra ultima tappa. Grazie alle sapienti indicazioni di Olli
Lamminsaalo riusciamo ad osservare tutte le specie più ambite. La Finlandia
non è il Varangerfjord, con il suo tripudio di Natura; qui gli animali hanno
un'intera foresta per celarsi ai visitatori indiscreti e sono quindi
necessarie informazioni aggiornate e dettagliate.
Non per niente la Ghiandaia siberiana è soprannominata "L'ombra del
viandante", per via del suo silenzio. A maggio per fortuna ci pensano i
nidiacei, da poco usciti, a rendere semplice la ricerca grazie alle loro
continue richieste di cibo.
Nemmeno il Codazzurro ci fa faticare.
Quest'anno pare eccezionale per questo
turdide orientale, così ne ammiriamo ben due maschi adulti, autentici
gioielli blu e arancioni sulla cima di Abeti verde smeraldo. Il Codazzurro è
esigente: desidera solo peccete secolari, alla cui base vi sono formicai
alti come una persona.
Solo la coda è azzurra, come del resto vuole il nome, negli individui nati
l'anno precedente.
Altra ricchezza di Kuusamo sono i tetraonidi. La buona sorte ci consente
l'incontro con Galli cedroni, maschi posati sulla cima di Abeti rossi nella
brevissima notte, oppure all'erta nel ricco sottobosco; e femmine che, per qualche strano
motivo, si cimentano in parate con tanto di coda a ventaglio!
I più attesi sono però i Francolini di monte.
Prontissimi ad avvicinarsi a
noi grazie al richiamo a voce, arrivano di pedina attraversando il sentiero
in maniera esilarante, con il collo parallelo al terreno, per poi spalancare
il becco ed emettere un fischio che più flebile non si potrebbe.
I Fagiani di monte frequentano i prati in gran numero, e non è insolito
imbattersi in gruppi di maschi, i quali rivaleggiano fronteggiandosi a suon
di soffi e rugolii.
Nei laghi osserviamo Pesciaiole, Smerghi minori, Smerghi maggiori e
Svassi collorosso
in accoppiamento. Gli Orchi marini si tuffano ad ali semiaperte.
Il collo delle Strolaghe mezzane, nel loro abito migliore, è un'opera d'arte
in movimento!
In una cassetta nido, infine, troviamo due affamati pulli di Civetta capogrosso.
Aspettano i genitori, i quali nelle ore centrali della giornata
riposano al riparo di fronde ombrose.
Con i Frullini nelle torbiere e un Falco pescatore in spettacolare caccia,
ci manca solo lo Zigolo boschereccio. Quest'ultimo ci fa penare e riusciamo
a scovarne una coppia solo dopo mezza giornata di intensa ricerca, in
maniera quasi casuale alla periferia della cittadina di Kuusamo. Delizioso
il petto color nocciola del maschio, in contrasto con il ventre bianco e la
maschera facciale nera!
Quali sono le soluzioni più convenienti per alloggiare in Finlandia?
Quali sono i migliori siti da visitare a Kuusamo?
EPILOGO
Oramai siamo all'ultimo giorno. Poco prima dell'aeroporto, la Finlandia ci
saluta con un poco timido Alce.
Di questa avventura, da porre nello scrigno della memoria, ricorderemo il
"Signore dell'Artico", ovvero il Girfalco in lotta con le Poiane calzate; le
Strolaghe beccogiallo alla fine del mondo; le frenetiche pulsazioni nella
colonia di Hornoya; il silenzio assoluto della tundra; e l'arcobaleno
accompagnato da un panorama d'altri tempi dalla "Collina dei tortolini".
Ricorderemo anche il magnetico sguardo del Grande Grigio, sapiente anima
della foresta boreale; l'audace Francolino di monte fischiettante; l'Ulula
fradicia dalla pioggia; e i Galli cedroni più o meno impazziti.
Ma, alla fine, la scena più bella la abbiamo vissuta a Kuusamo, osservando
lo Zigolo boschereccio.
Una bambina si avvicina a noi, con la sua piccola
bicicletta. Quasi non ce ne accorgiamo, tanto siamo a presi a carpire ogni
immagine del raro passeriforme. Ma lei ci sorprende come meglio non
potrebbe: prende il suo binocolo e inzia a guardare lo Zigolo in canto!
In una terra così, in cui ogni casa ospita una mangiatoia, anche questo è
possibile. Siamo in un luogo incantato, lontano dal nostro chiassoso e
schizofrenico mondo. Un luogo in cui ogni amante della Natura dovrebbe
recarsi, almeno una volta nella vita.
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Girfalco
Poiana calzata
Allocco di Lapponia
Strolaga beccogiallo
Edredone di Steller
Edredone
Edredone
Pittima minore
Piovanelli maggiori
Piovanello violetto
Voltapietre
Beccaccia di mare
Piro piro pettorale
Oca granaiola
Gabbiano glauco
Gabbiano d'islanda
Gabbiano tridattilo
Pulcinella di mare
Uria
Uria nera
Uria di Brünnich
Gazze marine
Marangone dal ciuffo
Gufo di palude
Sterna artica
Zigolo delle nevi
Zigolo di Lapponia
Organetto artico
Pernice bianca
Pernice bianca nordica
Piviere dorato
Gallo cedrone
Piviere tortolino
Ulula
Allocco degli Urali
Codazzurro
Francolino di monte
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CHECK LIST
In tutto abbiamo osservato circa 170 specie di uccelli, tra cui alcune rare
o poco comuni. Le osservazioni più interessanti da noi compiute sono:
- Strolaga beccogiallo: sette individui tra Vardo e Hamningberg;
- Strolaga maggiore: un adulto presso il medesimo tratto litoraneo;
- Strolaga mezzana e Strolaga minore: comuni al Varangerfjord e, la prima,
anche a Kuusamo;
- Svasso collorosso: coppia in parata al Lago Toranki (Kuusamo);
- Fulmaro: un esemplare a Hornoya, circa trenta in passaggio con direzione
ovest-est dal faro di Kjolnes;
- Sule: poche a Hamningberg;
- Marangone dal ciuffo: abbondante a Hornoya;
- Airone cenerino: un adulto a Nesseby!
- Cigno selvatico: uccello nazionale finlandese, non è certamente raro;
- Oca lombardella minore: specie a rischio di estinzione, ne abbiamo
individuate sette presso la palude di Valdak;
- Oca granaiola: la ssp. "rossicus" è frequente al Varanger, la ssp.
"fabalis" abita i laghetti di Ovre Pasvik e Lapponia finlandese;
- Oca zamperosee: due esemplari al Varanger presso Kramvik e Vardo;
- Moretta grigia: una sola coppia, a Vadsoya;
- Edredone: l'anatide più diffuso lungo l'intero Varanger;
- Edredone di Steller: circa trenta a Vadsoya;
- Re degli edredoni: due maschi e due femmine poco prima di Berlevag;
- Orchetto marino: frequente, ma non comune, al Varanger;
- Orco marino: presenza usuale nei laghi di Kuusamo, in particolare
Vuotonki;
- Moretta codona: da noi svernante raro, al Varanger se ne incontrano
migliaia!
- Pesciaiola: coppie al campeggio di Kaukosaari e al Lago Vuotonki
(Kuusamo);
- Smergo maggiore: Kuusamo e Varanger;
- Aquila di mare: ovunque, lungo il Varanger, ci si può imbattere in questo
enorme rapace;
- Falco pescatore: in caccia a Kuusamo, con spettacolari tuffi;
- Poiana calzata: in un anno di abbondanza di Lemming, diviene impossibile
non avvistarla al Varangerfjord;
- Smeriglio: meno diffuso di quanto si pensi, si trova al Varanger e a
Kiilopaa;
- Girfalco: la specie del viaggio! Abbiamo scoperto noi stessi un nido,
casualmente, nella parte orientale del Varanger!!!
- Pernice bianca nordica: numerosa sugli altipiani interni della tundra e in
Lapponia;
- Pernice bianca: maschio e femmina a Kiilopaa;
- Gallo cedrone: due maschi e tre femmine a Kuusamo, tre femmine in Lapponia
lungo la strada principale;
- Fagiano di monte: il più comune tra i tetraonidi;
- Francolino di monte: non lo avevo mai osservato così bene! A Kuusamo trova
un rifugio sicuro.
- Gru: lasciati gli assembramenti primaverili, singole coppie in Lapponia e
a Kuusamo;
- Piviere dorato: occupa la tundra ancora innevata;
- Piviere tortolino: due, magnifici, alla collina di Kiilopaa;
- Piovanello violetto: tra i limicoli più abbondanti sulle spiagge del
Varangerfjord;
- Piovanello maggiore: in abito è una delizia. Circa cinquanta a Vestre
Jacobselv;
- Pittima minore: Varangerfjord (Ekkeroy, Nesseby, Vestre Jacobselv);
- Frullino: coppia in una torbiera a Kuusamo;
- Falaropo beccosottile: a maggio si rischia di mancarlo. Uno a Ekkeroy e
una decina a Kuusamo;
- Combattente: in Lapponia capita di trovare arene poste lungo la via
stradale!
- Piro piro pettorale: uno a Ekkeroy (segnalazione in attesa di omologazione);
- Labbo e Labbo codalunga: frequenti al Varangerfjord. Il secondo arriva in
massa nel mese di giugno;
- Stercorario mezzano: esemplare, in fase chiara, in migrazione non lontano
da Hamningberg;
- Gabbiano reale nordico e Mugnaiaccio: ubiquitari al Varangerfjord;
- Gabbiano tridattilo: specie urbana a Vardo, migliaia a Hornoya;
- Gabbiano glauco: giovani e un adulto al porto di Vardo;
- Gabbiano d'islanda: immaturo visibile sul molo di Svartnes;
- Sterna artica: si trova con facilità lungo la costa norvegese;
- Pulcinella di mare, Uria, Uria di Brünnich, Gazza marina: centinaia a
Hornoya;
- Uria nera: meno diffusa delle precedenti, Hornoya, Hamningberg e Kjolnes
sono i siti preferiti;
- Allocco di Lapponia: femmina al nido, e maschio in attesa, a nord di Oulu.
Fantastici!
- Allocco degli Urali: adulto a sud di Oulu;
- Ulula: adulto e giovani poco a nord di Oulu;
- Civetta capogrosso: pulli in cassetta nido a Kuusamo;
- Gufo di palude: inaspettatamente comune al Varanger;
- Rondone: presente a Kuusamo. Nidi su albero?
- Picchio tridattilo: contattato alla collina di Iivaara;
- Allodola golagialla: si trova sugli altipiani interni del Varanger;
- Spioncello marino: due a Hornoya, tra i Gabbiani tridattili;
- Merlo acquaiolo: un simpatico Merlo acquaiolo, ssp "cinclus" a Kuusamo;
- Beccofrusone: gruppo in alimentazione a Ovre Pasvik;
- Pettazzurro: maschi in canto a Hornoya (!) e Ovre Pasvik;
- Codazzurro: due maschi adulti e due maschi dell'anno precedente a
Valtavaara e Iivaara (Kuusamo);
- Tordo sassello: estremamente comune;
- Merlo dal collare: raro, un maschio lungo il Kongsfjord;
- Luì grosso: anch'esso ubiquitario;
- Luì boreale: uno, precoce, in canto a Ovre Pasvik;
- Cincia siberiana: coppia al Parco Nazionale di Ovre Pasvik;
- Gazza e Cornacchia grigia: arrivano sino a Berlevag, ben oltre il 70°
parallelo!
- Ghiandaia siberiana: simbolo della Lapponia, famigliola a Valtavaara;
- Peppola: nella taiga settentrionale è la specie più frequente;
- Fanello nordico: alcuni a Vardoya e Hornoya;
- Organetto artico: localizzato, si trova facilmente a Sandfjord (vicino
Hamningberg);
- Ciuffolotto delle pinete: presente al Caffè Neljan Tuulen Tupa di
Kaamanen;
- Zigolo delle nevi: Vardoya, Hamningberg e gli altipiani interni;
- Zigolo di Lapponia: Svartnes e altipiani interni;
- Zigolo boschereccio: coppia attiva alla periferia di Kuusamo
- Zigolo giallo: la nota strofa del canto risuona a Kuusamo e Oulu.
Tra i mammiferi, abbiamo avvistato Alci, Renne, Volpi, Lepri artiche,
Scoiattoli rossi, Lemming, Foche grigie e un simpatico Ermellino.
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